NEWS | Immatricolazioni e auto ad alimentazione alternativa: a che punto siamo?

156.500 auto immatricolate a novembre; 1.849.000 da inizio anno; 1 autovettura su 8 vendute da inizio 2017 ha alimentazione alternativa: questa la situazione generale. Vediamo più in dettaglio tutti gli ultimi aggiornamenti grazie anche a un Focus di approfondimento realizzato dall’Area Studi e Statistiche ANFIA.

Con 156.447 nuove immatricolazioni (elaborazioni ANFIA su dati CED-MCTC) si registra anche a novembre un aumento tendenziale del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2016. Da gennaio a novembre, quindi, le auto immatricolate raggiungono 1.849.321 unità, segnando un incremento dell’8,7%.

Da segnalare, inoltre, la crescita delle vendite delle auto alimentate con carburanti alternativi, anche se in termini assoluti i numeri sono ancora bassi.
Più in dettaglio, ANFIA ha analizzato l’andamento delle vendite di veicoli ad alimentazione alternativa. Ciò che ne è emerso è che dall’inizio dell’anno, in Italia, un veicolo su otto ha alimentazione alternativa. Questo mercato conquista il 13,2% del mercato nel mese di novembre e l’11,6% da inizio anno.
In particolare è stato registrato il quarto incremento consecutivo a novembre per le vendite di auto a metano (+0,2%), in calo da aprile 2015. Sempre nello stesso mese, inoltre, le auto ad alimentazione ibrida hanno raggiunto un nuovo record personale raggiungendo una quota del 4,3%.

Complessivamente da inizio anno sono state immatricolate oltre 150.000 auto a gas, oltre 61.000 auto ibride, di cui 2.415 ibride plug-in, e 1.813 auto elettriche.
 

Mercato auto novembre: facciamo il punto

Auto idrogenoNel mese di novembre 2017 sono state immatricolate 156.447 autovetture, il 6,9% in più di novembre 2016 (elaborazioni ANFIA su dati Ministero Infrastrutture e dei Trasporti in data 05/12/2017). Le vendite ai privati nel mese calano del 2%, mentre quelle alle società (inclusi noleggio e leasing) crescono del 20,8% rispetto a novembre 2016.
Il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (incluso Ferrari, Maserati) risulta in calo nel mese, -5,2% la variazione tendenziale. Le nuove registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono state 39.500 con il 25,3% di quota. In crescita tendenziale a novembre i brand Alfa Romeo (+21,5%) e Jeep (+48,9%).

Seguono FCA nella classifica per gruppi di novembre: Gruppo PSA (comprendente il brand Opel) con il 14,2% di quota (+14,6% la variazione tendenziale dei volumi), Gruppo VW con il 13,4% di quota (+2%), Gruppo Renault con il 10,6% di quota (+25,8%), Ford con il 6,8% (+8,5%), BMW con il 5,1% (+10,4%) e Daimler con il 5,1% (+9,4%). I costruttori giapponesi complessivamente pesano per l’11% circa del mercato(+13,7%), mentre i costruttori coreani pesano per il 6% (+9,6%).
5 modelli FCA nella Top Ten di novembre, con Fiat Panda e Lancia Ypsilon che occupano, in quest’ordine, le prime 2 posizioni, in quinta, settima e nona posizione troviamo rispettivamente Fiat 500X, Jeep Renegade e Fiat 500.
Le immatricolazioni delle auto a benzina crescono a novembre del 5,8%, con il 30,4% del mercato, mentre nei primi 11 mesi del 2017, aumentano del 5,4% con il 32% di quota.

Il mercato delle auto diesel cresce dell’1,5% nel mese con una quota del 56%, mentre nel cumulato l’incremento è del 7,7% (56,4% di quota).
Il mercato delle auto ibride continua a crescere a ritmo sostenuto, registrando un aumento mensile del 92,3% a novembre, superando per la seconda volta consecutiva il 4% di quota di mercato (4,3%). La crescita nei primi 11 mesi è del 74,8%. In recupero da dicembre 2016, le vendite di auto a GPL che, a novembre, crescono del 34% e del 28,6% nel cumulato. In crescita per il quarto mese consecutivo le vendite di auto a metano, dello 0,2%, pur restando in calo del 26,9% nel cumulato.

Nel mese di novembre i volumi di auto elettriche crescono del 35,2% rispetto a novembre 2016; nei primi 11 mesi sono state immatricolate 1.813 auto elettriche, solo il 14% intestate a privati (251 auto da inizio anno), mentre le auto intestate alle società sono state l’86% (1.562 auto da inizio anno). Le auto elettriche registrano da inizio anno un incremento del 52,5%, con vendite medie mensili nel 2017 pari a 165 unità. Complessivamente le vendite di auto ad alimentazione alternativa crescono del 40,1% rispetto a novembre 2016 e sono il 13,6% del mercato totale, mentre nel cumulato, l’aumento è del 25% e la quota dell’11,6%.
 

Mercato ad alimentazione alternativa

Nel 2016 i Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA avevano registrato complessivamente oltre685.000 nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazione alternativa (AFVs), in rialzo del 6,7% rispetto al 2015, secondo i dati diffusi da Acea, che considerano in tutto 25 Paesi. In UE-EFTA le auto ecofriendly pesavano per circa il 4,6% delle immatricolazioni totali di autovetture.

Auto elettrica colonninaNel 3° trimestre del 2017 il mercato delle auto ad alimentazione alternativa registra un incremento del 48,1% con oltre 237.000 immatricolazioni, superiore alla crescita dei due trimestri precedenti, entrambi in crescita del 36%.
Nei primi 9 mesi del 2017, le immatricolazioni di autovetture ad alimentazione alternativa raggiungono quota 700mila, in crescita del 40%, esattamente 200mila vetture in più.

Nell’area Ue, la quota delle auto ad alimentazione alternativa sul totale mercato è del 5,4% nei primi 9 mesi 2017, mentre nell’area EFTA sale al 20,4% (un quinto del mercato). Per l’Ue allargata all’EFTA la quota si attesta al 5,9% del mercato.
La metà delle auto ad alimentazione alternativa è un’auto ibrida tradizionale.
Nell’Ue allargata all’Efta, il peso delle auto elettriche ECV Electric Chargeable Vehicles (BEV+PHEV+EREV+FCEVi) sul totale delle auto ad alimentazione alternativa rimane in linea con quello dei primi 9 mesi del 2016, con una quota di mercato del 28,8%. Le vendite del segmento crescono del 39,5%.
Le auto elettriche (BEV) conquistano il 13,8% del mercato ad alimentazione alternativa e le auto Ibride plug-in il 14,1%. In UE/EFTA 1 auto ogni 59 immatricolate è elettrica (ECV), era 1 ogni 80 nei primi 9 mesi del 2016.
Il rapporto è di 1 ogni 71 nell’area dei Paesi UE15 e di 1 ogni 7 nell’EFTA, con il record in Norvegia di 1 ogni 2,7. Nell’UE15, ad avere il rapporto più favorevole sono Svezia 1 auto elettrica ogni 22, Belgio 1 ogni 41, Paesi Bassi 1 ogni 43 e Finlandia 1 ogni 44.

Le vendite di auto ibride (escluso PHEV) sono quelle con la miglior performance (+57%), con una quota del 49,5% sul totale del mercato ad alimentazione alternativa, mentre il mercato delle auto a gas cresce del 12,8%, dopo la contrazione del 20% che aveva subìto nel 2016. La quota di autovetture a gas cala tra le alternative e, se nei primi 9 mesi del 2016 rappresentava il 27% del mercato, nei primi nove mesi del 2017 si ferma al 21,8%.
 

Chi pesa di più?

Tra i paesi europei, Norvegia, Italia e Svezia sono quelli che hanno il mercato ad alimentazione alternativa che pesa di più: in Norvegia, nei primi 9 mesi del 2017 la quota delle autovetture ad alimentazione alternativa ha superato la metà del mercato (50,5% di quota, era il 40% del mercato per l’intero 2016), in Italia l’11,2% del mercato (era il 10,2% nell’anno 2016), seguita dalla Svezia, con una quota di alternative sul totale del mercato pari al 10,8%.

I major markets europei Germania, Francia e UK hanno quote di auto ad alimentazione alternativa rispetto al proprio mercato rispettivamente del 3,1%, 4,9% e 4,6%.
In particolare, l’Italia contribuisce con il 24,6% di tutte le auto ecofriendly immatricolate in UE-EFTA nei primi 9 mesi del 2017. Il risultato dell’Italia, è dovuto soprattutto al mercato di auto nuove alimentate a Gas (GPL e Metano), che rappresentano il 71,3% del mercato italiano a trazione alternativa, contro una media europea del 21,8%, che scende al 5,7% se si esclude l’Italia. Il restante 28,7% del mercato a trazione alternativa italiano comprende il 2% di auto elettriche (ECV) e il 26,7% di auto ibride.

Nelle sfide legate alla sfera ambientale, il punto di forza dell’industria italiana è aver sviluppato soluzioni innovative a basso impatto ambientale per la mobilità sostenibile a partire da competenze consolidate nei sistemi di alimentazione a metano e a GPL e nei sistemi di propulsione. La filiera industriale italiana del metano per autotrazione, ad esempio, è riconosciuta come leader mondiale, rappresentando circa 20.000 occupati, 50 PMI e un fatturato di 1,7 MLD €.
Il ritardo italiano rispetto al mercato dei veicoli elettrici è dovuto alla scarsa diffusione della rete di rifornimento; alla minor percentuale di popolazione urbana rispetto agli altri paesi europei (Italia 68,7%, UK 82,6%, Paesi Bassi 90,5%, Francia 79,5, Germania 75,3 fonte UN), la popolazione “rurale”, infatti, è meno propensa all’utilizzo di auto ad alimentazione elettrica per la minore autonomia; al costo per l’acquisto dell’auto elettrica, la cui diffusione è maggiore nei paesi che hanno investito da anni risorse consistenti per sostenerne l’acquisto.

 

Fonte: Notiziario Motoristico