NEWS | MCTCNet2: cosa controllano i controllori?

Sono passati più di due anni da quando MCTCNet2 è divenuto obbligatorio ma non è chiaro cosa venga controllato.

Era il 1° gennaio 2015 e, in quel giorno, eravamo tutti convinti che fosse finalmente finita l’epoca dei furbi e dei disonesti e che stesse per iniziare l’era dei centri di revisione professionali.
La videocamera di riconoscimento targhe, abbinata a un protocollo informatico “che tutto il mondo ci invidia”, avrebbe fatto diventare un lontano ricordo le revisioni fatte solo col libretto.
Due anni e tre mesi dopo è lecito chiedersi: “Ma dopo tutto questo tempo, MCTCNet2 ha prodotto dei risultati o siamo ancora fermi alle buone intenzioni?”.
A sentire molti operatori, non è che le cose siano cambiate di molto, perché di furbi che del protocollo se ne “fregano bellamente” ce ne sono ancora molti.
Basta andare sui gruppi Facebook di Responsabili Tecnici e leggere i loro post: ogni settimana c’è chi scrive del tal centro vicino che ha passato un veicolo che lui, invece, aveva respinto e chiede come poterlo segnalare alla Motorizzazione locale.
La risposta dei colleghi è sempre di questo tenore: “Perdi solo tempo, tanto non esce nessuno a verificare e anzi, rischi solo di avere tu dei fastidi. Io l’ho fatto una volta e sono venuti a controllare me”.
Al che, il tapino, di solito chiede: “E MCTCNet2? E la videocamera? Ma a Roma non le vedono le foto e i dati?”
Evidentemente no, o meglio, magari le vedono, ma poi non intervengono.
Sono ancora freschi nella memoria i Power Point della Direzione Generale di MCTC con dati, foto, tabelle zeppe di irregolarità riscontrate e accertate, mostrati con giusto orgoglio durante i convegni su MCTCnet2 a riprova che il protocollo funziona.
Però nessuno ricorda quali provvedimenti sono stati poi adottati.
Il motivo è semplice: nessuno ne ha mai parlato.

I furbi e i disonesti stanno di nuovo alzando la testa
Ovvio allora che furbi e disonesti, dopo un periodo di studio della situazione, hanno ricominciato a frodare, più agguerriti che mai. Alcuni non hanno mai smesso di truffare.
C’è da recuperare il tempo perduto e, pur di fatturare, non si va troppo per il sottile; soprattutto se è chiaro che i controlli sono solo virtuali.
Il mercato è in fase recessiva e questo significa meno revisioni e meno revisioni significa un potenziale aumento di atti illeciti.
Foto linea revisione furbizie

Che, di fatto, stanno aumentando: si va dal semplice sconto sulla tariffa ministeriale, all’esito positivo di veicoli con gravi anomalie e, addirittura, di veicoli non marcianti.
Se lo sconto non compare ovviamente nei file trasmessi a Roma, le foto di mezzi con evidenti anomalie sono invece parte integrante e fondamentale del referto informatizzato.
Ma allora, c’è qualcuno che quelle foto le vede? Che analizza i dati? Anche con criteri casuali?
E se sì, perché non interviene?
Per fortuna, c’è almeno la Polizia di Stato che sta operando con successo.
È cronaca recente di un centro di Albenga posto sotto sequestro per avere falsificato gli esiti di almeno 130 veicoli.
Il filmato della Polizia Stradale di Savona è impressionante (questo è il link del video integrale: http://www.poliziadistato.tv/c_o7S1ZlgIWR): in una sequenza si vede un Ape spinto a mano sulla linea e, durante la prova sui rulli, due meccanici si siedono sulla sponda posteriore per fare peso (foto 1).
In un’altra sequenza viene revisionato uno scooter: qui il trucco (“geniale”) è una tanica d’acqua messa sul pedale che misura lo sforzo in frenata (foto 2).
Notare il signore in basso: è il cliente in attesa, ennesima prova che se c’è un’offerta disonesta è perché c’è una domanda disonesta.
In entrambe le foto si vede la videocamera posta dietro al mezzo come prevede il protocollo.
Significa che le foto vengono fatte e spedite a Roma!
Ma se queste frodi sono state scoperte dalla Polizia di Savona, significa anche che in MCTC nessuno ha mai visto la foto dei due tizi seduti sul cassone del motocarro.
E se la ha viste, cosa ha pensato? Che si stavano facendo un selfie?
Mentre scriviamo queste righe, ci arriva la notizia che a Lodi la Polizia ha sequestrato un altro centro per false revisioni e ha avvisato Motorizzazione: 110 veicoli da richiamare, questa volta.
Davvero: cosa controllano i controllori?

L’articolo sui controlli di MCTCNet2 è disponibile su www.osservatoriorevisioneveicoli.com

 

Fonte: Notiziario Motoristico