L’APPROFONDIMENTO | News: energie alternative, il punto

È di questi giorni la pubblicazione di uno studio ANFIA che riguarda tutti le alimentazioni alternative nei mercati UE/EFTA nel 2016, uno studio che elabora e commenta i dati diffusi trimestralmente da ACEA sui 25 paesi europei (da notare però che nei dati ACEA l’UE non comprende Croazia, Cipro, Lussemburgo, Slovenia, Malta; mentre EFTA non comprende l’Islanda).

In generale, ciò che emerge con chiarezza è che l’auto elettrica e ibrida in Italia stenta ancora a decollare, contrariamente a quanto avviene negli altri paesi dell’Unione.

Nel 2016 il mercato europeo delle auto ad alimentazione alternativa registra un incremento del 6,7% rispetto al 2015 con quasi 690.000 immatricolazioni.
Nell’area Ue la quota sul totale mercato è del 4,2%, mentre nell’area EFTA sale al 16,3%. Per l’Ue allargata all’EFTA la quota si attesta al 4,6% del mercato.

Auto elettrica colonninaDa notare che nell’Ue allargata il mercato ad alimentazione alternativa ha registrato andamenti molto differenti per tipo di trazione: cresce il peso delle auto elettriche ECV Electric Chargeable Vehicles (BEV, auto a batteria + PHEV veicoli ibridi ed elettrici plug-in + EREV veicoli ad automnomia estesa +FCEVi veicoli fuel cell) sul totale delle auto ad alimentazione alternativa, che passa in un anno dal 29,2% del 2015 al 30,1% 2016, con un incremento in termini di volumi del 9,7%.

Tra i Paesi europei, Norvegia e Italia sono quelli che hanno il mercato ad alimentazione alternativa che pesa di più: in Norvegia il 40% di tutte le nuove auto vendute nel 2016 ha alimentazione alternativa (era il 30% del mercato un anno fa), in Italia il 10% del mercato (era il 13,4% nel 2015).

L’Italia contribuisce con il 27% di tutte le auto ecofriendly immatricolate in UE-EFTA nel 2016 (era il 32,8% nel 2015). Il risultato dell’Italia, è dovuto soprattutto al mercato di auto nuove alimentate a gas (GPL e metano), che rappresentano il 78,5% del mercato italiano a trazione alternativa, contro una media europea del 25,7%, che scende al 6,2% se si esclude l’Italia.
Nella classifica dei paesi con auto elettriche, se la Norvegia è al primo posto, grazie alle politiche governative a sostegno di questa forma di mobilità, l’Italia si posiziona all’undicesimo posto con sole 2.827 immatricolazioni di veicoli elettriche (+20,7%) nel corso del 2016.

In sintesi, i primi 5 mercati a trazione alternativa dell’UE-EFTA, che rappresentano circa il 70% del mercato dell’auto ecofriendly, sono: Italia (27% del mercato UE/EFTA), UK (13%), Francia (12%), Germania (10%) e Norvegia (9%).

Il focus sull’Italia prende in considerazione i primi due mesi del 2017, con una prima previsione sull’andamento. In generale, grazie al rialzo delle immatricolazioni, crescono anche le alimentazioni alternative.

Lo studio ANFIA evidenzia come nel mese di febbraio le immatricolazioni delle auto a benzina siano aumentate del 5% circa, con il 33,5% del mercato, mentre, nel primo bimestre del 2017, l’aumento corrisponde a +8,5%; le auto diesel invece registrano un incremento del 6% e una quota del 56% nel mese e un aumento dei volumi del 7% nel cumulato.

Il mercato delle auto ibride registra un aumento mensile del 50% a febbraio e +45,7% nei primi due mesi e le auto a Gpl tornano a crescere, +24% nel mese e +27% nel cumulato. Quelle a metano, invece, continuano il trend negativo, perdendo il 45% del mercato a febbraio e il 40% nel primo bimestre.
Complessivamente le vendite di auto ad alimentazione alternativa crescono del 10,5% rispetto a febbraio 2016 e pesano per il 10,7% del mercato totale, erano il 10,3% un anno fa, mentre, nel cumulato, l’aumento è del 12,7% e la quota dell’11%.
 
Per tutti i dettagli si rimanda alle pubblicazioni ANFIA (per il Focus Italia clicca qui,  per il mercato europa clicca qui).

 

Fonte: Anfia / Notiziario Motoristico