Le tecniche per verniciare un’auto si sono moltiplicate negli anni, dal forno agli infrarossi fino all’essicatura in aria. Ma come scegliere il processo corretto? Dipende da tanti fattori li abbiamo visti assieme a Lechler.
La scelta del processo di verniciatura di una vettura è coinvolge differenti aspetti del ciclo produttivo di una carrozzeria. Sebbene si tenda a pensare che si tratti perlopiù di una scelta puramente tecnica in realtà una corretta selezione incide direttamente sull’efficienza globale della carrozzeria e permette di ottimizzare al meglio tutta l’organizzazione del lavoro.
Per comprendere come tale attività sia cruciale per una carrozzeria siamo stati in Lechler, azienda italiana con vocazione internazionale, che proprio sulla selezione corretto processo sta basando tutta la sua nuova strategia commerciale e di comunicazione. “Non esiste un processo giusto per tutte le riparazioni, ma esiste un processo giusto per ogni riparazione”. Questo è infatti il claim di questa campagna dell’azienda comasca che ci ha aiutato a comprendere quali sono i fattori che dovrebbero influenzare la scelta.
L’analisi del danno
Il primo luogo comune da sfatare è che la scelta del processo non dovrebbe avvenire nel reparto di verniciatura, ma andrebbe effettuata direttamente in fase di accettazione dell’auto e preventivazione del danno. Questo perché, per realizzare un preventivo corretto è necessario sapere esattamente quanto la riparazione impegnerà la carrozzeria. La figura dell’accettatore diventa quindi cruciale, perché è lui a dover selezionare il processo che coniughi meglio il risultato atteso con il conto economico.
Ma di quali fattori dovrebbe tener conto per la selezione del processo l’accettatore?
In Lechler ne identificano almeno quattro variabili e uno fisso. Quello fisso riguarda l’azienda, ossia di quante risorse si dispone, quali attrezzature si posseggono e qual è il layout della carrozzeria (ad esempio se lo spazio è molto o poco, quante cabine forno, banchi di aspirazioni, eventuali lampade a infrarossi si hanno eccetera). I dati di base della carrozzeria richiedono un’analisi preliminare che permetta di avere un quadro di insieme di cosa è possibile fare e di cosa invece no.
Esistono poi dati variabili, che invece sono unici per ogni riparazione. In questo caso le variabili sono quattro: la tipologia del danno, il colore o l’effetto che si desidera ottenere, chi è il cliente e con che qualità e livello di servizio quest’ultimo si aspetta che sia eseguito il lavoro. Ma vediamoli nel dettaglio.
La scelta del processo
In primo luogo è necessario che l’accettatore comprenda da subito se il danno richieda la sostituzione del pezzo oppure solo una riparazione. Questo incide già da subito nella scelta di alcune fasi del processo, ad esempio sul tipo di fondo. Stessa analisi deve essere fatta sul colore della vernice: è un doppio strato? Un triplo? Ogni poi vernice richiede un’attenzione particolare e sbagliare l’identificazione in fase di preventivo può compromettere il calcolo delle ore di manodopera necessarie. Nel caso di una riparazione poi è necessario analizzarne l’estensione, se è necessaria una sfumatura, quanto bisogna “allargarsi” per chiudere con in trasparente e, in caso, se la riparazione può essere fatta con lo spot repair o meno. Un aspetto spesso poco tenuto in considerazione riguarda poi la tipologia del cliente. Se il cliente è un privato, una flotta o una assicurazione sicuramente cambiano le aspettative sul risultato finale del lavoro. Non solo, a cambiare sono anche le tempistiche. Se il cliente è una flotta che stabilisce tempi molto stretti bisognerà scegliere un ciclo che richieda poco tempo, ad esempio con essicazione rapida in cabina forno, per evitare il costo di eventuali auto sostitutive oltre quanto concesso. Parimenti se un privato ha più tempo si può optare ad esempio per un ciclo con essicazione in aria, che permette di evitare l’accensione del forno e quindi di risparmiare energia.
Ogni danno insomma ha un suo processo di verniciatura ottimale ma per comprendere quale esso sia bisogna valutare attentamente gli aspetti tecnico economici legati alla riparazione.
Ciclo completo o mix di prodotti?
Ovviamente in Lechler sottolineano come sia importante evitare di mischiare prodotti di produttori differenti per ottenere il miglior risultato con il minimo impegno (economico) e il massimo risultato (in termini di qualità). Non solo, per chi utilizza le vernici Lechler, l’azienda ha messo a punto anche un proprio software gestionale (Map-pro) che permette di calcolare i costi reali dei vari cicli proposti dall’azienda per tutti i processi e realizzare corretti preventivi di verniciatura.
Fonte: carrozzeria autorizzata