A causa di inquinamento acustico e ambientale, a causa del petrolio in netta diminuzione rispetto al passato e a causa di forti imposizioni proveniente dall’alto, i motori alimentati a combustibile potrebbero avere vita breve. Sarà vero?
Fanno scalpore le dichiarazioni rilasciate da Mary Nichols, presidente del California Air Resources Board. In un’intervista, il presidente ha dichairato di voler rimuovere dal mercato le tradizionali automobili a combustione entro il 2030, per farle così scomparire dalle strade entro il 2050. A rendere possibile questa eventualità è il pensiero di Obama, da sempre attento e sensibile al tema ambientale. Per il momento la legge californiana prevede un obbligo di vendere almeno 2,7 auto a zero emissioni ogni 100 nuove auto, ma presto tale numero potrebbe aumentare. Perchè? A causa dei “pesanti” cambiamenti ambientali che sta subendo la California, che ad oggi rischia seriamente la desertificazione.
I costruttori di automobili non sono sicuramente felici di questo andamento, infatti, Marchionne ha riferito durante una conferenza a Washington che, per rispettare tale obbligo, è costretto a vendere sottocosto Fiat 500 elettriche, perdendoci 14.000 dollari l’una. In ogni caso lo sviluppo del settore delle auto a zero emissionista aprendo scenari inediti. Molte case automobilistiche stanno investendo ingenti risorse per non farsi trovare scoperti in un futuro che potrebbe essere più vicino di quanto noi possiamo immaginare.
In quest’ottica l’UE già nel 2010 aveva provveduto a emanare un piano per i cosiddetti “veicoli verdi” nell’ambito della più ampia strategia Europa 2020. Il piano è stato creato per cercare di non rimanere “indietro” rispetto al resto del mondo. Il piano prevede di implementare la ricerca sulle pile ad idrogeno, in modo tale da ridurne i costi ed aumentarne la durata, rendendo così le auto competitive sotto ogni aspetto. Infine l’Unione europea si impegna a tutelare le imprese garantendo condizioni di concorrenza uguali su ogni mercato, visto che la scarsità di materie prime potrebbe comportare distorsioni o meccanismi anti-concorrenziali.
Dal 2010 sono stati fatti notevoli passi avanti e anche sul nostro mercato sono cominciate ad apparire le prime auto elettriche. La strada da percorrere è sicuramente ancora molto lunga, costosa e di enorme difficoltà. C’è da dire però che quello che si credeva un mondo lontano anni luce da noi, nel giro di pochi anni è diventato unmondo alla nostra portata, di uso quasi quotidiano. Sarà solo il futuro a farci “vedere” e capire dove realmente ci dovremo o potremmo spingere.
Fonte: notiziariomotoristico